2.10.10

i ritorni sempre uguali

Ho sempre sospettato che mi avesse capito. Che capisse le pieghe più scure della mia psicologia spicciola. Stupida non lo è affatto. Non volevo sottovalutarla, semplicemente mi limitavo a darle quello che lei voleva. Non sarebbe stata in grado di reggere di più e a me andava bene così.
Così i miei ritorni sempre uguali, sempre gli stessi. Scanditi come da un orologio con il singhiozzo. Che prima o poi si sarebbe stufata l'ho sempre saputo. E' il quando però che mi teneva sempre sulle spine. Giocare con qualcosa che sai che prima o poi se ne andrà e non fare nulla per evitarlo anche perchè senza sarebbe stato tutto diverso. Oggi ho una strana sensazione eppure mi sembra così uguale alle altre volte. Ogni piano andato a buon fine, ogni mio ritorno da lei hanno gli stessi colori. La signora che esce dalla panetteria, il postino che citofona all'interno cinque e io che dalla stazione a piedi vado verso casa sua a scaricare l'adrenalina. Sempre su di lei, su quel suo corpo perfetto per me.
Ore di sguardi e passione.
-Come è andata? Mi chiede
Tutto come previsto
E l'esca ha abboccato?
Certo e non si è acorta di niente

Tu però sei strana, hai qualcosa che non va. Non glielo dico ma lo penso. Rifacciamo l'amore perchè voglio scoprire cos'hai. Voglio vedere più da vicino la parte di te che non mi hai mai fatto vedere.

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